I lumps sono un problema spesso riscontrato dagli allevatori, comune a pappagalli e canarini. Vediamo meglio di che si tratta e come trattarli.
Cosa sono i lumps?
Il termine lumps nel mondo ornitologico indica delle cisti plumee, che si formano a causa della crescita della piuma al di sotto della pelle. La causa che porta alla formazione dei lumps è lo sviluppo di una piuma particolarmente morbida e lunga sotto una pelle particolarmente dura. La piuma fatica ad emergere e continua così la sua crescita arrotolandosi al di sotto dell'epidermide e formando una ciste più o meno grossa.
Quali soggetti sono più colpiti?
I soggetti più a rischio sono quelli che hanno piume morbide, quindi i Brinati e i Mosaico e tutte le razze che presentano una struttura della piuma morbida e vaporosa. I Gloster, per esempio, sono in gran parte Brinati e quindi hanno una maggiore probabilità di sviluppare i lumps.
Piuma brinata |
Si possono prevenire?
La prevenzione migliore è operare gli accoppiamenti giusti. Per esempio è sconsigliabile accoppiare un Brinato con un Brinato, non solo per questioni morfologiche ed estetiche, ma anche perché questo accoppiamento può dare origine a prole con un piumaggio davvero troppo morbido e quindi soggetto a lumps. Meglio invece accoppiare un canarino Brinato con uno Intenso, la cui piuma è rigida.
Se in allevamento è presente un riproduttore che presenta queste cisti e bene toglierlo dalla riproduzione, in quanto portatore di caratteri genetici favorevoli alla formazione di lumps, cioè piuma morbida e pelle dura.
Come si curano?
I lumps di per sé non rappresentano un grosso problema per il canarino ed è anche possibile lasciarli così come sono, poiché non hanno la tendenza a degenerare. Tuttavia ci sono casi in cui queste cisti possono diventare davvero fastidiose, come quando sono posizionate in prossimità della cloaca o delle ali. Se i lumps vengono sbattuti contro agli accessori della gabbia o si sporcano di feci possono creare delle infezioni e in tal caso è opportuno curarli.
La cura definita consiste nell'asportazione chirurgica ad opera del veterinario della piuma incistata. Questo consentirà di asportare la piuma e la sua radice, in modo che in futuro non possa più ricrescere. Tuttavia si tratta di un intervento piuttosto rischioso e costoso.
In alternativa si può spennellare quotidianamente il lump con una tintura di iodio, fino a quando non si essica e si stacca da solo. Questa cura richiede tempo e la tintura di iodio va usata in piccole quantità, altrimenti risulta tossica per il canarino, che comunque rimarrà tinto di iodio fino alle ricrescita delle nuove piume. È probabile che in futuro la ciste si riformi.
La terza opzione, da percorrere quando la ciste è davvero grossa e la tintura di iodio non basta, consiste nel fare una legatura con un filo sottilissimo alla base del lump, in modo da togliere alla ciste il nutrimento portato dal sangue. La ciste quindi si essicca e cade.
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