Capita spesso ai proprietari di criceti di chiedersi se il proprio amico sia maschio o femmina. Il riconoscimento del sesso nel criceto non è molto semplice, soprattutto per chi non ha esperienza con questo animale. Tuttavia una volta capito come riconoscerlo non è poi così complicato.

Come tenerlo mentre ispezionate
È importante che il criceto sia docile e abituato ad essere maneggiato, perché l'operazione risulti più semplice. Bisogna tenerlo con una mano, in modo che il ventre sia rivolto verso l'alto o comunque sia sollevato in modo che possiate ispezionare la zona ventrale. Con la mano libera potete spostare il pelo per capire meglio. Non bisogna assolutamente soffiare sulla pancia perché il criceto potrebbe considerarlo un attacco e di conseguenza scapperebbe dalle vostre mani, potrebbe ferirvi e far male anche a sé stesso.

Il maschio
Nelle specie nane (Roborovskij, Winter White, Campbell e criceto cinese) è presente nella zona ventrale una ghiandola odorifera, che viene utilizzata per marcare il territorio ed è molto più evidente nei maschi. La ghiandola odorifera si presenta come una zona marroncina che assomiglia ad una crosta e che spesso preoccupa i neofiti.
Nei criceti Dorati le ghiandole odorifere sono poste lateralmente sui fianchi e anche in questo caso sono più evidenti nei maschi.
Ma ciò che distingue nettamente il maschio dalla femmina è la distanza che c'è tra l'ano e i genitali: il maschio presenta una distanza ano-genitale maggiore rispetto alla femmina, di circa 1cm.

Ghiandola odorifera Distanza ano-genitale di 1cm

La femmina
A differenza del maschio, la femmina presenta una distanza ano-genitale veramente piccola, dell'ordine di pochi millimetri: vi sembrerà quasi di non vedere alcun organo genitale, che è invece presente a ridosso dell'ano.

Distanza ano-genitale di pochi millimetri

Anche la base della coda presenta delle differenze tra maschi e femmine: nei maschi il corpo termina a punta, mentre nelle femmine la zona è più arrotondata. Inoltre le femmine hanno le mammelle, identificabili già dall'ottavo giorno di vita.



Articolo a cura di .NoName•