La Zamenis persica è un colubride notturno che dovrebbe arrivare al massimo a 70cm di lunghezza nei maschi e a 90cm nelle femmine. Il condizionale è d'obbligo poiché molti sono i casi di femmine tenute in cattività che raggiungono i 125cm di lunghezza.

Classe: Reptilia
Famiglia: Colubridae
Genere: Zamenis
Specie: Zamenis persica (Werner)

Biologia

Appartenente alla famiglia dei colubridi, questo serpente deve il suo nome all'areale di diffusione. È presente infatti nel nord dell'Iran e nel sud-est dell'Azerbaijan. È un serpente adattato alla vita in luoghi aridi e secchi, ma non è da considerarsi alla stregua di serpenti che hanno adattato la loro esistenza a una vita nel deserto. La Z. persica infatti preferisce terreni rocciosi che offrano riparo da animali e dal sole cocente rispetto al deserto vero e proprio. La si rinviene infatti in anfratti e insenature rocciose, oppure sotto qualche cespuglio spinoso.

Comportamento

È un serpente con un carattere molto variabile: è tranquillo, ma è molto veloce nell'attacco, che effettua se infastidito. È da tener da conto il fatto che, a differenza del genere Elaphe o Lampropeltis, non scuote la coda prima di attaccare, né soffia.


Terrario

È un serpente a mio dire facile da mantenere in terrario, sia per le ridotte dimensioni, sia per le esigenze di cui necessita. Per i baby mi sento di consigliare fauna box di piccole dimensioni, in quanto i baby difficilmente mangeranno se messi in spazi grandi poichè in essi si sentiranno spaesati e insicuri.
L'esemplare adulto può essere sistemato in terrari di 80x40cm.
Le temperature dovranno rispecchiare quelle dell'areale: suggerirei un 32°C per la parte calda e 25°C per quella fredda, con un'escursione di 4-5 gradi di notte. Tutto ciò è ottenuto grazie alla posa di un tappetino o un cavetto riscaldante che copra almeno 1/3 del terrario.
L'umidità si può ottenere posizionando una ciotola d’acqua nella parte calda che sia commisurata alla grandezza del terrario e va alzata solo nei periodi di muta fino all'80% per far si che la pelle venga rimossa dal rettile senza problemi.
Necessarie una tana nella parte calda e una nella parte fredda del terrario, dove sistemeremo anche una ciotola d'acqua (nella struttura per i baby viste le ridotte dimensioni della scatola metteremo solo una tana e una ciotola d'acqua).
Come substrato consiglierei il giornale per la facile pulizia e per i bassissimi costi, altrimenti carta assorbente, torba o tappetino sintetico. Assolutamente niente sabbia, lettiera per gatti o cani, segatura e qualsiasi altro materiale che possa essere ingoiato dal serpente anche se di origine vegetale.

Esempio di terrario in fase di allestimento per un esemplare adulto di Zamenis. L'arredamento può anche essere costituito esclusivamente da rocce, così da creare sia rifugi per l'ofide sia un effetto ottico per nulla sgradevole. Indispensabile una ciotola d’acqua nella parte fredda del terrario.

Alimentazione

Il genere Zamenis, come quasi la stragrande maggioranza di serpenti, preda principalmente topi e piccoli roditori. In natura essa mangia anche gechi e piccoli sauri deserticoli, ma in cattività possiamo nutrirla anche solo con l’ausilio di roditori. Il trucco, come ogni serpente, è somministrare una preda il cui peso corrisponda al 20% del peso dell’animale. Non è un serpente difficile da nutrire, eccetto per i baby (leggi il paragrafo sottostante).

Note

È un serpente molto sottovalutato in Italia e quindi non facilmente reperibile. C'è più speranza di trovarlo in altre fiere europee. La sua problematica, oltre alla reperibilità, è il fatto che ai baby subito dopo la schiusa (che in natura avviene in estate) bisogna far osservare un periodo di letargia di 6 settimane alla temperatura di 12-15°C, dopo il quale mangeranno. Molti allevatori tentano con l'alimentazione forzata, ma i risultati variano da esemplare a esemplare.


Articolo a cura di CAT89 da Colubrids Team