Distinguere il sesso dei gerbilli è un operazione utile in particolare per chi li alleva, ma anche per chi si trova a dover gestire l'alloggio e la convivenza tra soggetti.
Come tenerlo
Prima di concentrarsi sulla distinzione del sesso del nostro gerbillo è necessario imparare il modo corretto di maneggiarlo durante il controllo. Se si effettua bene la presa, infatti, riusciremo a tenerlo fermo, terminando molto più velocemente l'operazione senza creargli troppo stress.
L'animale va mantenuto in questo modo: bisogna adagiare il dorso sul palmo della mano e bloccare con l'indice ed il pollice le zampine anteriori, in modo da impedirgli di scostarci le dita che lo trattengono, e rivolgere verso l'alto il ventre. Non bisogna in nessun modo stringerlo con la mano, l'importante è agire con la massima decisione e naturalezza. Se si ha timore, infatti, si rischia di non eseguire correttamente la presa spaventando il povero roditore che diventerà molto più ribelle ed irrequieto.
È maschio o femmina?
Una volta che il gerbillo è nella giusta posizione, possiamo passare all'identificazione del sesso. Per capire se si tratta di un maschio o di una femmina è fondamentale osservare la distanza tra gli organi genitali e l'ano: nel maschio si può riscontrare una distanza di circa 1 cm, mentre nelle femmine questa distanza sarà quasi nulla. Nei maschi, inoltre, la ghiandola ombelicale è più sviluppata ed evidente.
Ovviamente questa operazione si renderà necessaria soltanto durante le prime settimane di vita, perché, una volta raggiunta la maturità sessuale, non sarà difficile riconoscere il maschio dal momento che, durante il periodo dell'accoppiamento, i testicoli diventeranno ben visibili.
Aricolo a cura di Mielitach-92
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