I primi giorni a casa per qualsiasi animale sono uno dei momenti più critici, poiché l'animale subisce tutta una serie di cambiamenti: l'ambiente, gli odori, le abitudini. I criceti sono animali piuttosto adattabili e il loro adattamento al nuovo ambiente è abbastanza rapido. Nonostante ciò, è comunque importante fare attenzione a che il cambio di vita del nostro nuovo amico sia il meno traumatico possibile. Appena lo portiamo a casa è bene seguire degli accorgimenti per farlo stare tranquillo. Se infatti il criceto si sente a suo agio, saranno più rapidi sia i tempi di ambientamento che i tempi necessari per iniziare ad approcciarsi a lui.

Il viaggio verso casa

Un trasportino in plexiglas: ripara dalle correnti d'aria. 
Sia che abbiamo preso il nostro criceto in negozio, sia che lo abbiamo adottato tramite un'associazione, il trasporto sarà il primo problema che ci troviamo davanti. I negozianti di solito mettono i criceti in piccole scatoline di cartone. Se però disponete di una gabbia facilmente trasportabile o di una piccola gabbia da usare come trasportino, metterete sicuramente il criceto più a suo agio. Il trasportino potete riempirlo con la lettiera e dei pezzi di carta igienica o di carta da cucina, in modo che il criceto possa nascondersi se è troppo spaventato. Riparate il criceto dalle correnti d'aria e dal freddo, eventualmente coprendo la gabbia con una copertina.
Durante il viaggio fate attenzione ai finestrini dell'auto abbassati, perché i colpi d'aria sono pericolosi per i criceti. Naturalmente, meno il criceto viene sballottato, meglio è.

La nuova gabbia

Arrivati a casa, è tempo di trasferire il criceto dal trasportino alla gabbia. Poiché il cambiamento d'ambiente è un forte stress per il criceto, sarebbe opportuno allestire la nuova gabbia prima di inserire il criceto, in modo che il piccolino subisca meno stress. Preparate quindi la gabbia prima di recarvi a prendere il criceto.

I primi approcci

Il primo giorno a casa è fortissima la tentazione di prendere il nuovo amico e tenerselo in mano per coccolarlo. Tuttavia il criceto, appena arriva a casa, si trova in un ambiente completamente nuovo, con nuovi odori, una nuova gabbia, un nuovo nido tutto da allestire. Sarà sicuramente spaesato e avrà bisogno di un po' di tempo per ambientarsi e riorganizzarsi nella nuova casa. Lasciatelo tranquillo, non sottoponetelo a forti rumori, non appiccicatevi con la faccia alla gabbia e soprattutto non pretendete di prenderlo subito in mano, almeno per i primi giorni.
Superata la fase dell'ambientamento, quando vediamo che il criceto si sente abbastanza sicuro nella sua nuova casa, possiamo iniziare ad approcciarci a lui, mostrandogli che può fidarsi di noi. Possiamo iniziare offrendogli del cibo dalle mani, come dei pezzettini di frutta. Se non si mostra intimorito possiamo anche provare a prenderlo: non acchiappatelo da sopra come farebbe un rapace, altrimenti potrebbe sentirsi minacciato e non reagirebbe bene; invece prendetelo delicatamente tenendo le mani a coppa, in modo che si senta comunque libero di muoversi. Se cercherà di scappare è del tutto normale: non forzatelo a stare sulla vostra mano per molto tempo, ma procedete gradualmente giorno per giorno, finché il criceto non si fiderà completamente di voi. Per rendere l'approccio più piacevole potete continuare ad offrire leccornie: in questo modo la vostra presenza sarà associata all'esperienza positiva del cibo: una volta capito il meccanismo, il criceto verrà da voi più volentieri. Se il criceto dovesse mordere non scoraggiatevi, continuate a prenderlo delicatamente e ad offrirgli cibo.
Quando il criceto si è parzialmente abituato ad essere preso, potete anche lasciarlo libero in un recinto dove può correre e sfogarsi. Abbiate cura di allestire il recinto con tunnel, percorsi e nascondigli: i criceti non amano stare in mezzo ad un campo aperto. Il recinto è anche una struttura più libera e comoda della gabbia per interagire con il criceto. Continuate ad offrire cibo direttamente dalle vostre mani. Piano piano il criceto perderà la paura verso di voi e sarà lui il primo a cercarvi per chiedervi il cibo e la libera uscita.


Articolo a cura di Emme;