Semi e frutta per l'alimentazione equilibrata della calopsitta

La calopsitta è un pappagallino che in natura si nutre di semi di piccole dimensioni, bacche e frutta. In cattività, è fondamentale offrire una dieta il più possibile simile a quella naturale, evitando di somministrare solo miscele di semi. Un'alimentazione basata esclusivamente sui semi non è mai bilanciata per i pappagalli e può causare gravi carenze nutrizionali. Infatti la malnutrizione è la principale causa di mortalità nei pappagalli in cattività. Vediamo dunque come alimentare correttamente le calopsitte per assicurarne il benessere.

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Mix di semi ed estrusi: ecco i migliori

Le miscele di semi comunemente vendute per calopsitte tendono ad essere piuttosto ricche di grassi, soprattutto a causa della presenza di semi di girasole e semi di zucca. Questi semi, se consumati in grandi quantità, possono portare all'obesità e a problemi epatici, soprattutto negli esemplari tenuti in casa. Se si trovano solo miscele con inclusi i semi di girasole e zucca, è possibile rimuoverli manualmente e utilizzarli come ricompensa per l’addestramento.

Per una dieta più equilibrata, è consigliabile optare per miscele di semi destinate alle cocorite, che contengono meno semi grassi. I semi di scagliola, avena, miglio e panico sono invece ottimi per un’alimentazione sana.

Se invece le calopsitte sono alloggiate all’esterno o stanno affrontando la muta, può essere utile fornire una miscela di semi più ricca per supportare il loro fabbisogno energetico in questa fase critica. Inoltre, durante il periodo di muta, si può integrare la loro dieta con un integratore alimentare specifico per il piumaggio da aggiungere all’acqua. Un validissimo prodotto per questo delicato periodo è il Piumedoro Tuttovitamine della Formevet, un multivitaminico in gocce che offre ottimi risultati. Ricordiamo comunque che, trattandosi di un integratore alimentare, va utilizzato e dosato seguendo scrupolosamente le indicazioni riportate sulla scatola del prodotto.

Gli estrusi o pellet rappresentano una valida alternativa ai semi, poiché sono alimenti bilanciati che riducono il rischio di carenze nutrizionali. Se la calopsitta non li accetta subito, si possono macinare gli estrusi e mescolarli con i semi, modificando gradualmente le proporzioni fino a farli diventare parte stabile della dieta. Ottimi alimenti estrusi di qualità premium sono il Versele-Laga NutriBird G18 Original e il Versele-Laga NutriBird G14 Tropical, che puoi comodamente ordinare da Amazon.

Frutta e verdura per calopsitte: quali scegliere

Oltre ai semi e agli estrusi, la dieta delle calopsitte deve essere integrata quotidianamente con frutta e verdura fresca. Questi alimenti devono essere accuratamente lavati, sbucciati, asciugati e serviti a temperatura ambiente. È importante offrire porzioni moderate, poiché frutta e verdura si deteriorano rapidamente e possono sviluppare muffe e batteri. I residui vanno rimossi ogni giorno dalla gabbia per mantenere l’ambiente pulito.

Le calopsitte generalmente apprezzano alimenti come carote, cetrioli, peperoni, cicoria, rucola, mela, pera, arancia, melone, cocomero, albicocca, banana e uva. Tuttavia, non tutti gli esemplari accettano facilmente cibi nuovi, quindi è consigliabile abituare i giovani esemplari a una dieta varia sin dallo svezzamento.

Cosa evitare nella dieta della calopsitta

Alcuni alimenti sono tossici per le calopsitte e devono essere evitati. Tra questi:

  • Avocado: altamente tossico per i pappagalli.
  • Cipolla e aglio: possono causare gravi problemi di salute.
  • Cioccolato, caffeina e alcol: sono pericolosi per tutti i volatili.
  • Noccioli di frutta (albicocca, ciliegia, prugna): contengono cianuro e vanno sempre rimossi.

Anche i frutti particolarmente zuccherini, come l'uva e la banana, devono essere offerti con moderazione per evitare il rischio di obesità.

Integratori e alimenti speciali

Il calcio è un minerale essenziale, soprattutto durante la stagione riproduttiva. Le femmine in deposizione, in particolare, possono sviluppare gravi carenze di calcio, manifestate dalla produzione di uova con gusci molli o sottili. Per prevenire questi problemi, è importante fornire sempre un osso di seppia nella gabbia, che le calopsitte utilizzeranno per soddisfare il loro fabbisogno di calcio. Sarebbe meglio utilizzare una pietra minerale artificiale, come questa pietra di iodio Trixie, che contiene calcio e altri minerali utili, in sostituzione dell’osso di seppia, ma non sempre viene consumato dalla calopsitta.

Oltre all’osso di seppia, ci sono altri alimenti aggiuntivi che possono essere somministrati alla calopsitta, come le spighe di panico (puoi trovarle qui), cereali (cotti o crudi) e legumi cotti. Un’integrazione proteica utile, soprattutto durante il periodo della muta o in fasi di particolare necessità nutrizionale, è rappresentata dalle pappette all’uovo, che possono essere di diversi gusti. Queste pappette possono essere mescolate ai semi per offrire un apporto proteico maggiore, ma vanno somministrate con moderazione, seguendo le istruzioni del prodotto, generalmente non più di un paio di volte a settimana. Un prodotto consigliato è la pasta all'uovo Beaphar, che puoi facilmente reperire qui.

Occasionalmente, si possono offrire anche pane integrale, fette biscottate, patate (cotte o crude, evitando le parti verdi) e patate americane cotte. Tuttavia, questi alimenti devono essere dati in piccole quantità e con moderazione.

In breve...

Per garantire la salute e il benessere delle calopsitte in cattività, è essenziale offrire una dieta bilanciata e varia. Un’alimentazione che combina semi, estrusi, frutta, verdura, integratori e pappette proteiche permette di prevenire malattie legate alla malnutrizione e garantire una vita lunga e sana a questi meravigliosi pappagalli. La chiave è sempre variare e adeguare la dieta alle necessità specifiche dell’uccello in ogni fase della sua vita.


Articolo a cura di Cinzia Benevelli, autrice del blog Bravi Pappagalli,
rivisto e aggiornato da Antonio Amodeo