Uno dei problemi più frequenti che si trova ad affrontare chi condivide la sua casa e la sua vita con un coniglio riguarda il fatto che il coniglio rosicchi, scavi e strappi. Si tratta di un comportamento naturale e normale per il coniglio, che però provoca non pochi grattacapi ai proprietari. Il coniglio infatti può accanirsi contro mobili e tessili di casa, ma anche contro i cavi elettrici, mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Cerchiamo di capire perché si comporta in questo modo e cosa possiamo fare per porre rimedio.


Perché il coniglio rosicchia in natura?

Forse non tutti sanno che il coniglio non è un roditore, bensì un lagomorfo (dal greco: lagos = lepre e morphē = forma), ma si fanno trarre in inganno dalla sua abitudine a rosicchiare molte delle cose che gli capitano a tiro e dal piacere che ne trae. In natura il coniglio passa buona parte del suo tempo a cercare da mangiare e a nascondersi dai predatori, in una parola: a sopravvivere. Queste due attività lo tengono parecchio occupato e gli permettono di non annoiarsi mai. A seconda della stagione poi, il coniglio deve foraggiarsi con quel che l'ambiente offre e molto spesso si trova a strappare, incidere e rosicchiare rametti, radici e cortecce con i suoi terribili incisivi. Questo tipo di alimenti, uniti all'erba fresca o secca, non gli assicurano solo il nutrimento di cui ha bisogno, ma contribuiscono anche consumare in modo naturale i suoi denti, che, come le nostre unghie, sono a crescita continua. 

Perché il coniglio rosicchia in casa?

Quando accogliamo nella nostra casa un coniglietto e amorevolmente lo accudiamo fornendogli la pappa su un bel vassoio d'argento e tutta la protezione di cui ha bisogno, lo priviamo al contempo di quelle attività che in natura lo terrebbero occupato fisicamente e mentalmente. Ed ecco che, non dovendo più preoccuparsi di guardarsi le spalle e di procacciarsi il cibo, il nostro coniglio comincerà ad annoiarsi e a dirigere le sue attenzioni su quelle attività che gli vengono più naturali: scavare e rosicchiare. Una casa è un ambiente estremamente ricco di stimoli per un coniglio, al pari o anche più di un bel bosco, anche se il terreno di gioco e le sue regole sono molto diverse.
È del tutto normale quindi per un coniglio che non ha niente da fare curiosare in giro e addentare la gamba di una sedia, il battiscopa che corre lungo una parete, lo stipite di una porta o gli infissi di una finestra. Ed è normale che assaggi, tranciandolo di netto, il cavo del carica batterie del nostro cellulare, o quelli golosissimi e cicciotti della lavatrice o del frigorifero, tanto più che per arrivarci deve magari strisciare e appiattirsi sul pavimento, infilandosi dietro il mobile della lavanderia o sotto quello della cucina. In natura scaverebbe tane e cunicoli, rosicchierebbe cortecce, foglie e rami secchi e in casa "trasporta" le sue naturali attività, inconsapevole delle regole umane di civile convivenza.


Cosa fare?

Ecco allora alcuni pratici consigli da seguire per spostare l'attenzione del nostro coniglietto rosicchione su qualcosa che possa distruggere senza essere continuamente ripreso e per salvaguardare allo stesso tempo i nostri mobili e gli accessori di casa:
  1. Quando si accoglie il coniglio in casa, sarebbe opportuno prepararsi prima del suo arrivo e operare qualche cambiamento nell'ambiente per rendere la casa a prova di coniglio. Tra i principali interventi, sarebbe bene sollevare, nascondere o coprire i fili e i cavi elettrici con apposite canaline e copricavi a spirale e allontanare dalla portata del coniglio le piante d’appartamento, tutte potenzialmente tossiche.
  2. Offrire al coniglio un ambiente o un'area a lui dedicata ricchi di stimoli, giochi e oggetti che possa anche distruggere e con cui possa interagire nel modo che gli è più consono: zerbini naturali 100% cocco da scavare o rosicchiare; cucce o tunnel in vimini, paglia o fieno da usare come tana ma anche come antistress e in cui affondare unghie e denti; vecchi cuscini, coperte o maglioni che possa lacerare, strappare, stirare, sprimacciare e anche sporcare con i propri bisogni (sincerandosi che non ingerisca pezzetti di stoffa); legnetti atossici o rametti di salice e ulivo da rosicchiare; rotolini di carta igienica finiti da lanciare, graffiare e rodere (meglio se riempiti di fieno da poter sparpagliare in giro). Tutti questi oggetti permettono al coniglio di manifestare la propria personalità, di esprimere e attuare i comportamenti tipici della sua specie e di "distrarlo" da infissi, divani, poltrone, cuscini, cavi e altro che non deve rovinare.



  3. Un coniglio può rosicchiare non solo per noia, ma anche per stress. Cambiamenti improvvisi in casa, privazione della libertà, richiami costanti e punizioni possono essere causa di stress per il coniglio, ma la maggiore fonte di stress in assoluto per questo animale sono gli ormoni, che entrano in circolo con la maturità sessuale, tra i 3 e i 6 mesi di vita dell'animale. Se di punto in bianco il coniglio si mette a scavare o rosicchiare intensivamente gli oggetti di casa, mentre fino al giorno prima era sempre stato obbediente e tranquillo, e se la sua età rientra in quella dello sviluppo sessuale, molto probabilmente significa che è in preda a un forte bombardamento ormonale. La cosa migliore da fare in questo caso è rivolgersi a un medico veterinario competente in animali esotici per valutare insieme la sterilizzazione, che andrà a ripristinare l'equilibrio psicofisico del coniglietto, liberandolo dallo stress ormonale e salvando la casa dai suoi dentoni.
  4. I rimproveri sono inutili e servono, al contrario di quanto si pensa, ad aumentare il livello di frustrazione e di stress nel coniglio. I conigli, come ogni altra specie animale (incluso l’uomo), apprendono meglio tramite il rinforzo positivo. Se vediamo che il coniglio sta rosicchiando lo zoccoletto della cucina è deleterio sgridarlo e magari chiuderlo anche in gabbia. Piuttosto, cerchiamo di richiamare la sua attenzione in un’altra stanza, magari attirandolo anche con un pezzettino di cibo e quando giunge da noi, proponiamogli una divertente e stimolante attività che catturi la sua attenzione. Così facendo, lo avremo distratto, allontanato da ciò che gli è proibito fare, spostato la sua attenzione su qualcosa che invece può fare e marcato positivamente la sequenza.
  5. Teniamo sempre presente che l'atto di rosicchiare, specialmente se è compulsivo o intensivo, è un segnale: il coniglio sta cercando di dirci qualcosa e sta a noi capire quale sia il messaggio. Tipicamente può trattarsi di una richiesta di attenzioni o di un segnale di stress e frustrazione. Se l'area in cui il coniglio passa la maggior parte del suo tempo e la qualità del tempo che trascorriamo con lui è buona, il coniglio tenderà a comportarsi come "da etichetta", perciò non chiediamoci "cosa lui dovrebbe cambiare per adattarsi a noi", ma "cosa noi possiamo fare per rispondere meglio alle sue esigenze".


Articolo a cura di Romy Carminati di Addestrare Conigli,
Etologa Relazionale, Educatrice e Mediatrice nell'Interazione e nella Relazione Umano-Coniglio