I criceti, nonostante la loro breve vita, possono essere soggetti allo sviluppo di tumori. Questi possono comparire soprattutto durante la loro vecchiaia, quindi a partire da un anno e mezzo-due di età. Vediamo più in dettaglio quali specie sono maggiormente colpite, quali tipi di tumore sono i più frequenti e come è possibile prevenirli.


Le specie colpite

I più predisposti a queste malattie sono i criceti dorati (Mesocricetus auratus), i criceti di Campbell (P. campbelli) e i winter white (P. sungorus), mentre ne sono relativamente meno colpiti i Roborovskij (P. roborovskii).

Quali tumori colpiscono i criceti?

Le forme maligne si verificano in media solo nel 4% dei criceti. I tipi di tumore più frequenti sono a livello cutaneo, il più delle volte di natura benigna, alcuni dei quali riconoscono un'eziologia virale, e i linfomi. Questi ultimi, invece, si possono localizzare nei linfonodi, nel timo, nella milza, nel fegato, e in altri siti e provocano dimagrimento, debolezza, possibile comparsa di dermatite e perdita del pelo fino alla morte dell'animale. Nella maggior parte dei casi i tumori benigni cutanei, se presi in tempo, possono essere rimossi con intervento chirurgico.

Prevenire i tumori

Importantissima risulta quindi la prevenzione: appena si scorge un nodulo sospetto o un eccessivo dimagrimento portare subito il criceto dal proprio veterinario. Nello sviluppo di queste malattie giocano un ruolo importante sia i fattori genetici che ambientali. La predisposizione genetica può essere generata dall'accoppiamento di consanguinei, o di esemplari già ammalati e dalla mancanza della selezione naturale. I principali fattori ambientali sono la mancanza del letargo, la somministrazione di alimenti che contengono sostanze chimiche sintetiche o funghi dovuti alla cattiva conservazione, eccessiva presenza nella dieta di cibi ad elevato contenuto di grassi, quali i semi oleosi. Per prevenire o quanto meno ridurre il più possibile l'insorgere di queste malattie è importante quindi gestire correttamente gli eventuali accoppiamenti e fornire al nostro criceto una sana ed equilibrata alimentazione. Inoltre la curcuma, che può essere assunta come integrazione della dieta, disponibile anche in preparazioni ad uso veterinario, può svolgere un'azione preventiva nell'insorgenza di neoplasie (effetto antiossidante).


Articolo a cura della Dott.ssa Paola Guarnieri,
Medico Veterinario di Padova