Si avvicina il periodo delle vacanze e con esso il piacere di pianificare viaggi, uscite, visite culturali, ma anche la preoccupazione di come muoversi con il proprio animale domestico.
Oggi giorno sono sempre più numerose le strutture che accettano di ospitare i nostri cani, ma che fare se il nostro animale è un coniglio? Portarlo in viaggio con noi oppure lasciarlo nel suo ambiente affidato a qualcuno di fiducia? Vediamo insieme qualche consiglio su come affrontare viaggi e spostamenti con un coniglietto.
Qualche valutazione prima della partenza
In generale i conigli non amano molto i cambiamenti e gli spostamenti con i mezzi di trasporto possono anche procurare loro qualche disagio, specialmente se non sono abituati a viaggiare, come per esempio i tanto temuti blocchi intestinali. Prima di partire è bene valutare quindi se per il coniglietto non sia meglio restare a casa, in mani fidate, che viaggiare con noi. Quando si pianificano le vacanze sarebbe opportuno considerare di quali accessori necessita il coniglietto, il mezzo di trasporto che si utilizzerà, la durata del viaggio, la durata della permanenza nel luogo di destinazione, le condizioni di permanenza per il coniglio e la presenza di un veterinario esperto in esotici in loco all'occorrenza.
Accessori indispensabili da portare con sé
Indipendentemente dalla meta che si raggiungerà, è bene portare con sé un recinto portatile, sia per le pause che si faranno durante il viaggio, sia per quando si raggiungerà la destinazione, in modo da permettere al coniglio di sostare e soggiornare in sicurezza, ma con sufficiente spazio a disposizione. Se si sceglie la gabbia, sarà bene coprire tutto il fondo con uno strato di pellet da lettiera e non solo la cassettina igienica dei bisogni, perché nel viaggio il coniglio potrebbe non riuscire ad utilizzarla. L'acqua nel beverino non deve mai mancare, anche se è possibile che il coniglietto non beva mentre il mezzo è in movimento, ma solo durante le pause. Fieno e verdure fresche a disposizione e qualche giochino che renda più familiare l'ambiente durante lo spostamento e il soggiorno saranno sicuramente graditi. Se si prevedono soste in luoghi sicuri, riparati e non affollati, allora si può pensare di portare con sé anche pettorina e guinzaglio.
Una cosa che non bisogna mai scordarsi a casa è il libretto sanitario, a prescindere da dove si sta andando e da quanto tempo si starà via. Può servire per eventuali controlli, ma anche in caso di ricovero del coniglio presso un ambulatorio veterinario diverso da quello di sempre.
Scegliere il mezzo di trasporto
Automobile
L'automobile è il mezzo più sfruttato, anche per viaggi lunghi. In effetti è la più comoda per trasportare i tanti e ingombranti accessori del coniglio. Se il viaggio dura più di due ore è bene prevedere delle soste: 15-20 minuti ogni ora e mezza/due sono utili a prevenire la stanchezza di chi guida e anche dell'animale che nell'abitacolo chiuso può soffrire. Durante il viaggio si può tenere il coniglio nel trasportino o nella gabbia. Qualcuno preferisce stare libero ai piedi del passeggero, qualcun altro rimanere protetto nel trasportino magari anche coperto da un lenzuolino leggero. La temperatura dell'abitacolo è fondamentale: i conigli sono sensibili alle correnti d'aria, quindi niente finestrini abbassati, ma nemmeno effetto serra. Se la vettura è dotata di climatizzatore, lo si può accendere e tenere al minimo, giusto per rinfrescare l'abitacolo, ma senza creare eccessivo sbalzo termico con l'esterno. Se non ce l'ha, si possono abbassare i finestrini di qualche centimetro e risollevarli gradualmente per chiuderli, per evitare sbalzi di pressione a livello delle orecchie.
Autobus
Viaggiare in autobus è possibile solo se la durata del viaggio è breve (massimo un'ora), perché gli spazi sono angusti, non è possibile portare con sé grandi accessori e non si possono chiedere pause nel tragitto. L'accettazione di piccoli animali a bordo poi, anche se chiusi nel trasportino, è regolamentata a livello comunale, provinciale o regionale. Il trasporto di conigli dovrebbe comunque essere gratuito, purché viaggino in trasportino chiuso.
Treno e metropolitana
In treno e metropolitana è un po' più facile portare con sé anche qualche accessorio, perché c'è più spazio, e anche il viaggio è solitamente più sopportabile per il coniglio, perché lo spostamento su binari è più dolce. Bisogna avere l'accortezza di scegliere orari meno affollati, sia per non sottoporre il coniglio a stress eccessivo, sia per questioni pratiche e se possibile scegliere le cabine o i vagoni dotati di aria condizionata. Coprire il trasportino con un lenzuolo leggero è sempre una buona idea per non disturbare il coniglio con la curiosità dei passeggeri. In treno si possono fare viaggi anche di un paio di ore. In questo caso bisogna ricordarsi sempre il beverino con l'acqua e qualche verdurina fresca da offrire al coniglio durante il viaggio.
Nave
In nave il coniglio viaggia nel trasportino o in gabbietta. Se si ha a disposizione una cabina di dimensioni accettabili si può anche lasciare il coniglietto libero, con tutte le dovute accortezze per evitare danni da marcature o rosicchiamenti e scavi. Meglio utilizzare un recinto portatile in cui sistemare il coniglio.
Aereo
In aereo gli animali vengono normalmente fatti viaggiare nella stiva. Nel caso del coniglio sarebbe impensabile perché condividerebbe lo spazio con altri animali, tra cui anche predatori, e perché le condizioni di viaggio lo sottoporrebbero a uno stress davvero enorme. Oggigiorno sono sempre di più le compagnie aeree che accettano a bordo animali di piccola taglia come bagaglio a mano. Prima di prenotare viaggi aerei è sempre bene contattare la compagnia scelta per avere la conferma che accetti il nostro coniglio come bagaglio a mano, in modo che viaggi con noi. È inoltre fondamentale trasportarlo nel trasportino e che questo rispetti le dimensioni previste dalla compagnia aerea.
Solitamente vengono accettati non più di due animali come bagaglio a mano (uno in testa e uno in coda), su prenotazione e a pagamento di supplemento per eccedenza bagagli, quindi è bene informarsi su quanti animali ci siano sul nostro volo e se il comandante accetta il trasporto del nostro. Considerando che check in, viaggio e check out possono richiedere dalle 3 ore a un tempo indefinito a seconda della meta da raggiungere, è bene optare per il trasporto del coniglio in aereo solo se non esistono proprio alternative e se la permanenza nel luogo di destinazione sia di almeno 10-15 giorni.
Alternativa: viaggiare senza coniglio
Se il viaggio dura diverse ore o se il soggiorno è breve, portare con sé il coniglio potrebbe non essere salutare per lui. Meglio allora lasciarlo a casa, con qualcuno che vada a controllarlo più volte al giorno, magari che si trasferisca proprio a casa nostra durante la nostra assenza. Se questo non è possibile, si può lasciare il coniglietto a un parente o un amico, qualcuno di fidato che sappia come gestirlo, alimentarlo e lasciarlo libero, ma anche riconoscere eventuali sintomi di malessere e possa portarlo dal veterinario per tempo. Se nessuno che conosciamo è disposto o ha la possibilità di ospitare il nostro amico orecchiuto, possiamo optare per una pensione veterinaria (con costi spesso elevati però), oppure per un pet sitter, a costi più accessibili, che dimostri di avere conoscenza e competenza in coniglietti.
Articolo a cura di Romy Carminati di Addestrare Conigli,
Etologa Relazionale, Educatrice e Mediatrice nell'Interazione e nella Relazione Umano-Coniglio
10 Commenti
Mi fa impressione che questi animaletti così piccini possano avere certe brutte malattie.. mi da l'idea che sia anche difficile accorgersi dei noduli in tempo.
RispondiEliminaBuongiorno non so perché le canarine. Nonostante siano fecondate. .I pulli muoio e non rompono l'uovo. Per nascere. ...!!!mentre altre canarine fanno le uova insieme al maschio.infeconde.Uova uova e uova e pulli niente. Se
RispondiEliminaHo una canarina. Troppo esigente gli ho cambiato 4 maschi.con quelli che la vogliono fecondare li spennavivi.con quelli che va d'accordo si costruiscono insieme il nido poi depone il maschio mentre cova gli porta il cibo senza scomodarsi. E le uova. Belle chiare.!!!!! Non feconde.
RispondiEliminaSecondo me per non aver troppo sorprese.bisogna accoppiare. Canarini giovani. E non anticipare le cove. Non prima di aprile con foto periodo. Naturale.giovani intendo.massimo1 anno.
RispondiEliminaE Allora come è quando potremmo vedere un bel documentario sui canarini in natura delle isole Canarie o altrove in TV mi sono fissato.
RispondiEliminaPersonalmente volevo fare l esperienza di far riprodurre i canarini quasi allo stato naturale facendo una voliera con gli alberi .oppure recitare un pezzo di giardino un po avvantaggiato per il clima africano sono.
RispondiEliminaPiano piano volevo che i canarini si riproducessero come dalle mie parti si riproducono i passeri.
RispondiEliminaPure per vederli volare. Non solo quando mi scappano.perche so che in natura non riescono a sopravvivere. Chi sa.se si ambienterebbero una volta cresciuti quasi in riserva naturale.
RispondiEliminaSecondo me non bisogna sottovalutare l'importanza del bagnetto. Nei canarini perché ho notato che con la stessa volontà di andare su cibo litigando pure anche nel momento del bagnetto l esigenza si equivale. E come si fanno determinati cibi si potrebbe pensare a modificare il mondo del bagnetto .aggiungendo sostanze terapeutiche. A parte l idromassaggio.
RispondiEliminaSarei curioso di sapere quali caratteristiche deve avere un canarino per poter vincere una mostra .quindi capire quelle particolarità che fanno la differenza. Per dare anche un certo giudizio ai canarini che allevo senza competere con gli altri.
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